COSENZA – Accolto il ricorso di un aspirante medico cosentino. La vicenda contenziosa nasce dall’assenza degli strumenti compensativi previsti dalla legge per lo svolgimento del Tolc da parte di un ragazzo di Cosenza aspirante medico affetto da DSA. Tale indisponibilità, unitamente alle censure riguardanti l’Equalizzatore, è stata portata all’attenzione del Tar Roma. Lo fanno sapere i legali Filicetti e Granata del Foro di Cosenza che hanno provato come il candidato abbia raggiunto risultati migliori nella sessione di luglio , quando ha usufruito degli strumenti opportuni, rispetto alla sessione di aprile ove invece ingiustamente non ne ha potuto fruire.
All’udienza del 25 novembre l’amministrazione ha ammesso l’errore, dichiarando di disporre una sessione suppletiva per far ripetere la prova al ricorrente con gli opportuni strumenti.Il Tar ne ha dato così atto nell’ordinanza n. 7736/2023. Il ragazzo che già si era iscritto (“per tamponare”) ad altra facoltà, si dovrà dunque rimettere a studiare per coronare il suo sogno di indossare il camice bianco.
Filicetti e Granata: “abbiamo ridato speranza ad un ragazzo”
I legali si dichiarano soddisfatti di essere riusciti a ridare speranza ad un ragazzo che ha investito, come molti, tantissimo tempo ed energie per superare un Tolc che, quest’anno, è stato particolarmente anomalo. “È proprio questo il bello della professione: che ogni tanto può cambiare la vita delle persone” dichiarano i giovani legali cosentini.
Gli avvocati sono tra i legali che discuteranno le udienze – pilota sull’Equalizzatore a gennaio 2024 e dopo questa vittoria sono ancora più fiduciosi, trattandosi del primo risultato utile in tutta Italia nell’ambito di una vicenda che presenta diverse criticità in termine di trasparenza ed equità. È ancora possibile peraltro contestare gli esiti del test tramite lo strumento eccezionale del ricorso straordinario al Capo dello Stato.