La storia dei test di Medicina è un romanzo a puntate che attraversa tutta l’Italia. E, davanti al Tar del Lazio, si sta giocando la partita più importante. Nelle scorse settimane, i giudici avevano ordinato al consorzio interuniversitario Cisia di depositare una relazione sul funzionamento dell’equalizzatore che viene messo in discussione dai ricorrenti. E, in attesa che il destino del misuratore dei test si compia, uno studente di Cosenza ha incassato un primo verdetto favorevole. Il Tar, infatti, ha ordinato la ripetizione del suo test in Medicina dopo che l’Amministrazione aveva ammesso l’errore nella prova alla quale aveva preso parte il giovane candidato. Un ricorso che gli avvocati cosentini, Danilo Granata e Carmine Filicetti, hanno impalcato sull’assenza degli strumenti compensativi, previsti dalla legge, che avrebbero dovuto essere assicurati all’aspirante matricola affetta da Dsa per affrontare i tolc.